Koryu (古流) letteralmente significa “scuola antica”, e indica le scuole fondate prima della Restaurazione Meiji (1866). Questo termine viene utilizzato per indicare le scuole “tradizionali”, create da e per i guerrieri del Giappone feudale (bushi); esse possono vantare una trasmissione dell’insegnamento, attraverso il susseguirsi dei vari capiscuola (soke) e i menkyo kaiden, che viene direttamente dal fondatore, ed è per questo che al loro interno il rapporto diretto tra insegnante e allievo è fondamentale. Vale anche la pena menzionare il fatto che, sebbene “ryu” si traduca come “scuola“, il significato letterale del carattere (kanji) usato indica un flusso, come quello dell’acqua di un fiume, che viene direttamente dalla fonte (che nella metafora è il fondatore), e che quindi questa analogia sta ad indicare, più che una semplice scuola, una vera e propria tradizione che passa di generazione in generazione, senza che venga perso nulla, come illustrato anche dal soke Kajiya Takanori che, spiegando qual’è il ruolo del caposcuola nella Hyoho Niten Ichi Ryu, ha detto:
“Il primo dovere del caposcuola della Hyoho Niten Ichi Ryu è passare alla generazione successiva ciò che è stato ereditato dai precedenti capiscuola. Il caposcuola deve
incarnare l’abilità e il cuore della scuola.“
Va inoltre detto che nelle koryu la cultura (nonché lo spirito del fondatore) è legata indissolubilmente alle tecniche di combattimento che si studiano, e fa quindi parte dell’insegnamento che viene tramandato.
Infine, è importante sottolineare come in tali scuole non ci si limita soltanto ad ereditare l’insegnamento (come ad esempio un oggetto antico): il compito dei praticanti, infatti, è anche e soprattutto quello di mantenere viva la tradizione che la ryu cui appartengono rappresenta.